Corviale
jueves, 30 de octubre de 2014
Il muro della cucina
La parete di fronte alla porta, nella parte superiore, dove giá non arrivano piú le maioliche bianche, é tinta di color tortora.
Deve essere stato per ragioni di economía di tempo che il muro é stato dipinto sulle sue precedenti ondulazioni.
La pittura corre su superfici ora liscie, ora piú increspate.
Sulla parete affiorano alcune crepe.
Le piú anziane sono squarci, e mostrano bolle dell'intonaco bianco sottostante.
Altre sono labbra vergini, appena schiuse.
Il monticchio di lineature nell'angolo in alto a sinistra é una foto in bianco e nero dei mari lunari.
Piú in basso, accanto al calendario della macelleria di quartiere Cabaña de Los Talas, una crepa é una ballerina che danza sulle punte, con una gamba piegata raccolta al pube, e le braccia distese aperte.
Due pieghette orizzontali all'altezza della testa sono un vento che, entrando dalla finestra della cucina - bianca, di ferro, a due ante di vetro smerigliato aragosta chiaro- le scompiglia i capelli.
Deve aver cercato invano di collocarlo in una posizione centrale colui che molti anni fa ha appeso l'orologio a cucú alla parete.
Oggi é fermo il piccolo tripudio di foglie di vite e pigne.
Una lunga catenella, ripiegata in alto perché ingombrava , decora il collo dell'uccellino.
Rampante, sta sempre per spiccare il volo.
Suscribirse a:
Comentarios de la entrada (Atom)
No hay comentarios.:
Publicar un comentario