Corviale

Corviale

domingo, 23 de noviembre de 2014

ombra



quando amo
sono nuda
in un campo
piatto e bianco
e posso chiedere a una distanza
di proiettare
un po' di necessaria ombra


cuando amo
estoy desnuda
en un campo
chato y blanco

y puedo pedirle a una distancia
proyectar
un poco de necesaria sombra

Michela

sei deflagrata in mille pezzi
impiegando due anni
noi tutti sotto
trapassati lentamente
dalle schegge
in moviola


qui novembre é un mese frivolo
come da noi maggio
ho visto il suo cielo
arrossire d'imbarazzo:
non é pratico
nell'accompagnare
una stella a spegnersi

Viviana





delle donne
mi vince
la capacitá
di indossare la solennitá
come un abito prêt-à-porter


de las mujeres
me puede
la capacidad
de llevar la solemnidad
como una prenda prêt-à-porter

Vista geometrica delle relazioni ( Ovvero pensieri di una domenica rarefatta) / gennaio 2013

















Su un piano si erigono oggetti oblunghi di diverse altezze.
Sono piantati in terra alla base, e oscillano come stecche di metronomo, più o meno ampiamente, alcuni con frequenze lente, altri forsennate.
Negli angoli a volte amplissimi dei volteggi, nel pieno dei delirii dell'instabilità, a due cilindri puó capitare di toccarsi per la testa.
Possono trovare così una stasi momentanea. 
E così restano.
Viste da lontano, sembrano coppie.
Tetti di case.
Ma in un attimo poi possono rimbalzare indietro nei loro stessi moti e addirittura finire per terra dall'altra parte.
Solo alcuni invece sono i cilindri fermi.
Pochi, da eretti, camminano.
Tra questi camminanti pochissimi si avvicinano e poi restano l'uno accanto all'altro.
Sono rare le coppie di cilindri che restano vicini, da eretti, a lungo.
 
 
Solo se si è in equilibrio si può amare.

sábado, 15 de noviembre de 2014

gettare lo sguardo

cercavamo vecchie foto
li ha trovati in un cassetto
quelli bianchi

mi ha chiesto se li volessi
gli ho detto di no
li ha guardati
li ha gettati nell'immondizia

li ho visti laggiú
tra avanzi di cibo e un piatto rotto

li ho messi con cura dentro due cocce d'uovo
e ho gettato il sacchetto

Ritratto





un condensatore
percloro
un condensatore
fatalitá
un condensatore
mid range

ciondoli di una collana
fatta con un vecchio filo elettrico
scelto tra i milioni del suo laboratorio
in veranda

e il profumo
delle rosette messe in forno
a scongelare

viernes, 14 de noviembre de 2014

un abbraccio

mi si é rotta la clavicola
la spalla mi é saltata al collo
erano anni che aspettava di farlo


se me rompió la clavícula
el hombro me saltó al cuello

hacía años que esperaba hacerlo

martes, 11 de noviembre de 2014

Mangio le parole del mio amore



















mangio
le tue parole
i versi di dolore
le domande retoriche

mi piace imboccarle al volo
come fanno i cani

le accompagno alla cuccia del mio stomaco
perché non si perdano
non abbiano paura

Coltivo i cannibalismi
come la piú elevada delle inclinazioni


como
tus palabras
los versos de dolor
las preguntas retóricas

me gusta embucharlas en el aire
como hacen los perros

las acompaño a la cucha de mi estomago
para que no se pierdan
no tengan miedo

Cultivo los canibalismos
como la mas elevada de las inclinaciones











un po' di calore


oggi contemplo solo suffissi in -uccio

Sant'Agata

ti offro i miei seni
e tu
seduto dietro una grande scrivania
mi ringrazii
e li mangi con gusto
coltello e forchetta

te ofrezco mis tetas
y vos
sentado detrás de un gran escritorio
me agradecés
y te las comés con gusto
cuchillo y tenedor






domingo, 9 de noviembre de 2014

Pileta Guadalupe

Siamo stati al lago Guadalupe
mi sono resa conto che non era un lago
era una piscina

Non deve essergli piaciuta
perché il secondo giorno
l'ho trovata nel secchio dell'immondizia
gualcita come un pezzo di carta


Fuimos al lago Guadalupe
me di cuenta que no era un lago
era una pileta de plástico

No le habrá gustado
porque al segundo día
la encontré en el tacho de la basura
arrugada como un pedazo de papel

Senza

Voglio attraversare il fiume
ma non mi ritrovo le gambe
devo averle dimenticate
su qualche treno
che ho perso

Proiezioni

Lancio un bastoncino nel fiume
il sole disegna sul fondo
una forma inspiegabile
due cerchi uniti da un tratto
un corpo di formica

Io di cosa sono la proiezione?
Cosa sono al disopra della lanugine del cielo?



Tiro un palito en el arroyo
el sol proyecta sobre el fondo
una forma inexplicable
dos círculos unidos por un trazo
un cuerpo de hormiga

Yo de qué seré la proyección?
Qué seré arriba de la pelusa del cielo?




Ferraglie


gli uomini che ho avuto
sognavo fossero una biblioteca
arrivavo con libri nuovi
per riporveli dentro

a volte non c'era posto
i ripiani ingombri
di polvere
e ferraglie







La silla / La sedia



Quiero que entres en mi sueños
llevando una sillita de madera
y te sientes al costado
a mirar

la silla
aquella pequeña de mi abuela
que llevaba al cine
al aire libre
a la tarde


Vorrei che entrassi nei miei sogni

portando una sediolina di legno
e ti sedessi al lato
a guardare

la sedia
quella piccola di nonna
che portava al cinema all'aria aperta
la sera

Il rumore dei dolori

Suoni, clangori producono i dolori
cling cling
punto di metallo contro organo
spoosh
massa contro vena
thud
osso infiammato

esplodono
sporcano
tutto il letto
tutta la stanza
tutta la casa

Indosso un oceano di ovatta sulle orecchie per non sentirlo


Coltivare il mio essere bestia come la piú elevata delle inclinazioni


sábado, 1 de noviembre de 2014

Il tempo con Germán / aprile 2014



Il primo giorno il tempo era un gatto, che silenziosamente si intrufolava in camera da letto e poi scappava via

Il secondo giorno il tempo cadeva giú con la pioggia, e con lei e con la polvere della strada scivolava via negli interstizii del selciato

Il terzo giorno il tempo era vernice blu che colava giú da una parete della camera da letto...

Il quarto giorno il tempo erano i due bicchieri d'acqua sul comodino accanto al letto, li potevamo prendere oppure no

Il quinto giorno il tempo era d'argilla, potevamo dargli la forma che credevamo, oppure lasciarlo lí, a squagliarsi sotto il sole

Il sesto giorno il tempo era ubriaco d'arte, ha dormito tutto il giorno

Il settimo giorno il tempo ha sedotto la poesia, e sono fuggiti via insieme su un cavallo di pezza

jueves, 30 de octubre de 2014

Il muro della cucina


La parete di fronte alla porta, nella parte superiore, dove giá non arrivano piú le maioliche bianche, é tinta di color tortora.
Deve essere stato per ragioni di economía di tempo che il muro é stato dipinto sulle sue precedenti ondulazioni.
La pittura corre su superfici ora liscie, ora piú increspate.
Sulla parete affiorano alcune crepe.
Le piú anziane sono squarci, e mostrano bolle dell'intonaco bianco sottostante.
Altre sono labbra vergini, appena schiuse.
Il monticchio di lineature nell'angolo in alto a sinistra é una foto in bianco e nero dei mari lunari.
Piú in basso, accanto al calendario della macelleria di quartiere Cabaña de Los Talas, una crepa é una ballerina che danza sulle punte, con una gamba piegata raccolta al pube, e le braccia distese aperte.
Due pieghette orizzontali all'altezza della testa sono un vento che, entrando dalla finestra della cucina - bianca, di ferro, a due ante di vetro smerigliato aragosta chiaro- le scompiglia i capelli.
Deve aver cercato invano di collocarlo in una posizione centrale colui che molti anni fa ha appeso l'orologio a cucú alla parete.
Oggi é fermo il piccolo tripudio di foglie di vite e pigne.
Una lunga catenella, ripiegata in alto perché ingombrava , decora il collo dell'uccellino.
Rampante, sta sempre per spiccare il volo.






viernes, 24 de octubre de 2014

Cavallo a quadri

 
primer poema a cuatro manos entre Germán Kramer y  k a / mayo 2014

, a veces nos pasa de 
encontrarnos en un poema.
pero físicamente, como si 
fuera un lugar.
es un amor con todas 
las letras 
que nos faltan

, a volte ci capita

di incontrarci in una poesía.
físicamente, come se fosse un luogo.
é un amore
che ha tutte le lettere
che ci mancano
primavera inorganica / aprile 2014

Mamma respira piano
e i fiori della camicia da notte
si ingrandiscono e si rimpiccioliscono
come se qualcosa avesse ancora voglia di fiorire

Mamá respira despacio
y las florcitas de su camisón
se agrandan y se achican
como si algo quisiera florecer todavía

28 luglio 1984
 
nel luglio dell'ottantaquattro
si piangeva Enrico Berlinguer
che per restare nella tradizione
dei Longo, dei Gramsci e dei Togliatti
si era fatto scoppiare il cervello
durante un comizio

a Napoli sbarcava

la rivoluzione
Diego Armando Che Maradona

io portavo a mio padre
in un campo di peschi dall'odore che inebriava
il mio primo trofeo rosso
di donna















Puó succedere
 
In un paio di giorni
l'aria e l'acqua avranno nuotato l'Oceano e saranno diventate maschi
E' un invito a prendere con leggerezza
le fluttuazioni di identità sessuale








 

La testa sulle spalle

 
 
 

viernes, 10 de octubre de 2014

La torta di mele

Generazioni di femministe
imponenti come le nude di Helmut Newton
hanno preteso la mia evoluzione
in senso lavorativo maschile

Ora il sonetto piú fine
che riesco a scrivere
é una torta di mele

jueves, 9 de octubre de 2014

Fiori spezzati

A volte raccolgo fiori spezzati per strada
Mi sembra che non si possa non farlo

Navi


Molte cose mi sembrano una nave
La casa di vacanza di Mar del Plata
al 12o piano
mille finestre piene di mare
La piscina di Ballester
la scala ripida coi gradini stretti
coperti di plástica nera a pallini
mezza scrostata
Anche Buenos Aires mi sembra una nave
i cambi di tempo improvvisi
mi fanno pensare che sia lei a muoversi
attraversando velocemente caldi tropicali
e tempeste

Forse la nave sono io
per il vizio ormai frequente che ho preso
di attraversare l'oceano
per ormeggiare un tempo sulle rive del Rio